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2009-08-01
Processo Parmalat, per Bofa chiesti 14 rinvii a giudizio
31 luglio 2009
Parmalat firma la pace con Bank of America
"Dai nostri archivi"
Fiorani, slitta la sentenza ordinate nuove indagini
Calabria, confiscati alla 'Ndrangheta beni per 40 milioni
Ferrero prosciolta per presunta truffa su nocciole
Benzina: gestori, sciopero 24 e 25 giugno,De Vita, prezzi non più alti del dovuto
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La Procura di Parma, nell'ambito delle indagini per il crack Parmalat di fine 2003, ha chiesto il rinvio a giudizio di 14 ex dipendenti ed un attuale dipendente di Bank of America (Bofa), con l'accusa di bancarotta e, in alcuni casi, di usura. Bofa contesta le accuse spiegando che questo atto "ignora completamente la decisione, presa all'unanimità dal Tribunale di Milano, secondo cui i dipendenti di Bank of America non erano a conoscenza della frode della Parmalat". Le accuse di usura, dice Bofa, "si basano su un'interpretazione distorta di operazioni finanziarie congegnate in modo corretto e volte al perseguimento di obiettivi imprenditoriali che noi ritenevamo legittimi".
Secondo Bank of America, "questa richiesta di rinvio a giudizio non avrebbe mai dovuto essere formulata, specialmente a seguito delle assoluzioni di Milano. Il tribunale di Milano ha lungamente e compiutamente analizzato ogni aspetto delle accuse e delle circostanze riguardanti il rapporto tra la banca e la Parmalat ed ha conseguentemente emesso una sentenza di assoluzione esaustiva e ben motivata. Come stabilito dal tribunale di Milano, la tesi secondo cui la banca avrebbe prestato centinaia di milioni di dollari ad una società che sapeva non poter restituire tali somme è assolutamente assurda e priva di logica".
Secondo fonti giudiziarie, tra gli indagati figurano Luca Sala, ex managing director della sede di Milano, David Chalk, ex managing director responsabile del credit approval della sede londinese, Patrizia Medvedich, ex vice presidente del corporate investment banking, Antonio Luzi, ex associate corporate investment banking e Luis Moncada, ex managing director del credit approval di Bofa. Il gruppo Parmalat pochi giorni fa ha raggiunto un accordo con Bank of America con cui sono state risolte tutte le pendenze giudiziarie e grazie al quale l'azienda di Parma riceverà 98,5 milioni di dollari.
31 luglio 2009
Fiorani, slitta la sentenza
ordinate nuove indagini
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Avrebbero dovuto emettere sentenza nei confronti dell'ex ad di Bpi Gianpiero Fiorani e di altri tre ex manager della Banca Popolare di Lodi e invece i giudici del Tribunale di Lodi, dopo circa due ore di camera di consiglio, hanno disposto di riaprire il processo con un supplemento istruttorio.
È stata una decisione a sorpresa quella del collegio presieduto da Adriana Garramone davanti al quale si è celebrato il processo in cui Fiorani con Giorgio Olmo, ex vice presidente della banca, Aldino Quartieri, ex sindaco e Giovanni Vismara, ex direttore del settore corporate management, sono imputati di falso in bilancio. Invece della sentenza sono stati citati in base all'articolo 507 del codice di procedura penale otto testimoni tutti ex funzionari della banca per accertare quali condotte in concreto siano state commesse, insomma per fare approfondimenti anche alla luce delle memorie e della documentazione presentata dai difensori di Fiorani e di Vismara.
La decisione del Tribunale ha lasciato tutti sorpresi, compreso l'ex di Bpi che era in aula, convinto che oggi il processo si sarebbe concluso. "È stata una decisione coerente con le nostre tesi - ha commentato l'avvocato Cesare Cicorella, uno dei difensori di Fiorani -. Noi abbiamo sempre sostenuto che si siano verificati errori e omissioni del tutto fortuiti nelle procedure di contabilizzazione e di gestione di bilancio. Siamo assolutamente sereni". Il Tribunale ha quindi convocato i primi testi il prossimo 22 settembre.
Parmalat firma la pace con Bofa e incassa 98,5 milioni $
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28 luglio 2009
Parmalat ha raggiunto un accordo che risolve tutte le pendenze giudiziarie fra la società e Bank of America, originate dall'insolvenza del Gruppo Parmalat nel dicembre 2003. La transazione, si legge in una nota, è soggetta all'approvazione, da parte della United States District Court for the Southern District of New York, di un così detto "Contribution Bar Order" come già fatto in altra transazione americana. Appena emesso tale "ordine", Bank of America provvederà al pronto pagamento e alla cessione di certi diritti - incluse sue pretese nei confronti di Indulac (Venezuela) - a favore di Parmalat, per un valore totale di transazione pari a 98,5 milioni di dollari. Bank of America rinuncia, rilasciando quietanza, alla sua riconvenzionale fatta valere nel processo intentato contro di essa da Parmalat negli Stati Uniti, e rinuncia altresì alle insinuazioni fatte valere sia da essa stessa sia da sue affiliate nel tribunale fallimentare di Parma. Parmalat e Bank of America, conclude la nota, esprimono soddisfazione per l`accordo raggiunto, che stabilisce la base per la ripresa di rapporti commerciali di reciproco interesse.
28 luglio 2009
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